Osteopatia | Osteopata Chiggiato

Osteopatia

I principi dell’osteopatia 

1 – INTEREZZA DELL’ESSERE UMANO : come disciplina olistica l’essere umano è considerato nella sua interezza in cui ogni parte dell’essere sia fisico che spirituale è interdipendente e necessita di un equilibrio continuo per garantirne una perfetta funzione;

2 – PRINCIPIO DELL’AUTOGUARIGIONE : l’organismo umano ha in sè tutte le capacità per guarire se stesso, compito dell’osteopata è quello di stimolare tali capacità e/o liberarle se necessario;

3- BILANCIAMENTO TRA FUNZIONE E STRUTTURA.

Origine dell’osteopatia 

Il “Vecchio Dottore” A.T. Still

La medicina osteopatica nasce nel 1874 negli USA grazie ad un medico della Virginia: il dottor Andrew Taylor Still (1828-1917).
Segnato profondamente dalla guerra civile americana, dalla perdita della moglie e dall’aver assistito numerosi bambini ammalati di patologie infettive si allontana dalla medicina trazionale che non riconosce più capace di sostenere la salute e che si affida troppo spesso all’uso di farmci e alla chirurgia che a suo avviso sono necessari solo in urgenza.
Sviluppa lo studio del corpo umano fin nei più piccoli dettagli convinto che tutto quello che serve alla vita umana è gà “nella vita umana” ovvero è già presente nell’esse umano, quello che serviva era solamente la capacità di stimolare questa abilità innata alla guarigione e alla salute di esprimersi senza l’utilizzo di farmaci e chirurgia. Tutto quello che andava fatto era consentire all’organismo di lavorare bene senza avere ostacoli o restrizioni che ne limitassero le potenzialità: era necessaria una libera circolazione di fluidi.
Dapprima il suo approccio si orienta a problematiche puramente muscolo-scheletriche per orientarsi poi a trattare anche malattie molto diffuse nel suo tempo come la TBC e la polmonite.
La filosofia sviluppata da Still si basa sostenzialmente su 2 azioni:
– ripristinare i rapporti di posizione tra le ossa: si parla in questo caso di Manipolazione Osteo-Articolare
– ripristinare la posizione degli organi in relazione ai loro rapporti vasculo-nervosi: si parla oggi di Trattamento Viscerale.
La prima scuola aperta da Still fu in Missouri nel 1892 a cui ne susseguirono altre e altre ancora furono create dai suoi allievi sparsi negli Stati Uniti implementando le tecniche osteopatiche ed aggiungendovi la Terapia Cranio-Sacrale e il Fascial-release.
Negli Stati Uniti la formazione in Osteopatia è stata istituzionalizzata nel 1930 integrandola nella medicina tradizionale per cui il titolo di Osteopata rilasciato dal College o dall’Università, ad oggi, è un titolo di Medico.

Il metodo osteopatico 

L’osteopatia è una scienza medica per cui si attiene a dei metodi :

– effettua una VALUTAZIONE del sistema salute del paziente;

– è PREVENTIVA di disordini o disturbi o limitazioni che andrebbero ad alterare l’equilibrio del sistema umano;

– CURA LA PERSONA facendosi guidare dalla sintomatologia al fine di individuare la causa primaria delle disfunzioni al fine di correggerle, liberarle e favorire l’equilibrio omeostatico.

Il trattamento osteopatico

Sulla linea del fondatore dell’osteopatia si sono creati dei modelli terapeutici e diagnostici che utilizzano l’unica fonte di lavoro del terapeuta: le MANI. I modelli osteopatici possono essere raggruppati in 4 fondamentali ordini:

Osteopatia Strutturale: trattamento del  sistema muscolo-scheletrico al fine di ristabilire la mobilità e le relazioni tra le articolazioni in correlazione alle influenze neurologiche.

Osteopatia Cranio-Sacrale: trattamento del sistema cranio e sacro per ripristinare il “Meccanismo Respiratorio Primario”  fonte diella vitalità dell’organismo;

Osteopatia Viscerale: trattamento dei visceri al fine di ripristinarne la corretta mobilità e motilità;

Osteopatia Fasciale: trattamento del cosiddetto “Continuum Fasciale” ovvero il ripristino della finzionalità corretta del tessuto connettivo parte fondamentale della costituzione corporea.

Ogni modello non è a sè stante ma si integra con l’altro durante la stessa seduta di trattamento.

Indicazioni 

– nel caso di cefalee ed emicranie
– per dolori osteoarticolari traumatici e non
– per problematiche posturali
– per prevenire le lesioni da lavoro
– per sindromi croniche di dolore
– prima, durante e dopo la gravidanza
– per gli infanti a seguito di una nascita lunga o difficile
– per impedire lo sviluppo di una scoliosi durante l’adolescenza iniziale
– per curare il dolore o la disfunzione postoperatoria
– trauma seguente e sforzo psico-impressionabile
– nei casi di preparazione per competizioni sportive o di intenso allenamento
– etc.

Controindicazioni 

Essendo una medicina funzionale non può intervenire in caso di lesioni anatomiche gravi in quanto “non è possibile rispistinare la funzione se la struttura non è più presente”.

Non è indicata  in caso di urgenze mediche se non come coadiuvante post trattametno medico.

Legislazione e riconoscimento in Italia

Nel 2002 l’osteopatia viene riconosciuta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a titolo di partecipazione al mantenimento della salute e inserita tra le Medicine Non Convenzionali.
Attraverso suoi documenti l’OMS indica di avviare politiche nazionali volte ad integrare le medicine non convenzionali nel sistema sanitario e di uniformare quanto più possibile le legislazioni.
Le istituzioni sanitarie italiane non sono ancora in linea con tali direttive, pertanto alcune iniziative di legge volte al riconoscimento giuridico dell’osteopatia si trovano in fase di approvazione dal parlamento.
Ad oggi l’Osteopatia è quindi non riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale Italiano.
L’osteopatia invece è regolarmente riconosciuta in Inghilterra, Belgio, Francia, Finlandia, Svizzera, USA, Canada, Australia, mentre in molti Paesi è in fase di regolamentazione.
In Italia nonostante il vuoto legislativo la formazione degli osteopati è regolamentata dalle associazioni, registri e sindacati di categoria che, ponendosi in linea con le indicazioni osteopatiche europee, stabiliscono precisi requisiti di accesso alla professione e indicano un rigoroso modello didattico alle scuole che vogliono essere riconosciute e accreditate.